Nonostante una storia criminale segnata da cinque ergastoli per gravi crimini, Salvatore Biondo, 68 anni, noto esponente del clan mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale a Palermo, potrebbe ottenere un permesso di un giorno per recarsi in chiesa.

La decisione ora spetta al Tribunale di Sorveglianza di Napoli, dopo che la Cassazione ha annullato per la seconda volta il rifiuto del permesso, precedentemente deciso dai giudici.

Detenuto da piรน di 28 anni nel carcere di Secondigliano a Napoli, Biondo non รจ piรน soggetto al regime carcerario duro del 41 bis.

La vicenda ha avuto inizio il 28 ottobre 2021, quando il magistrato di Sorveglianza di Napoli aveva concesso a Biondo un permesso premio per partecipare a una funzione religiosa nella parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo ad Aversa, in provincia di Caserta.

Tuttavia, tale concessione era stata contestata dalla Procura e successivamente revocata dal tribunale, che riteneva il detenuto ancora vicino alla mafia, senza segnali di pentimento.

In un primo pronunciamento, la Cassazione aveva giร  annullato tale decisione, evidenziando che i giudici avevano considerato solo i gravi precedenti di Biondo, trascurando il suo percorso riabilitativo in carcere. Ciononostante, il 12 febbraio scorso, il Tribunale di Sorveglianza aveva nuovamente negato il permesso, motivando il rifiuto con la mancanza di una chiara “revisione critica” da parte del detenuto rispetto al suo passato criminale.

A seguito di questo nuovo diniego, Biondo, tramite il suo legale Roberto Ghini, ha presentato un ulteriore ricorso in Cassazione. La quinta sezione della Suprema Corte, guidata da Rosa Pezzullo, ha accolto la richiesta, sottolineando la necessitร  di bilanciare la gravitร  dei reati con il cammino rieducativo del detenuto.

Ora la questione torna nelle mani del Tribunale di Napoli, che dovrร  esaminare nuovamente la richiesta di permesso per Biondo, valutando se il suo percorso in carcere possa giustificare una temporanea uscita per motivi religiosi.

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Author: ZakStorm

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