La Polizia di Stato ha segnalato alla Procura della Repubblica di Trapani un uomo ritenuto responsabile del furto di circa 350 metri di cavi di rame, sottratti dal depuratore comunale di Alcamo a metร settembre.
Questo episodio ha causato non solo un notevole danno economico, ma anche gravi conseguenze per lโambiente.
Grazie a una stretta collaborazione tra Polizia di Stato e Carabinieri, รจ stato possibile identificare lโautore del crimine: un 31enne di origine rumena, con precedenti penali e residente nella provincia di Agrigento.
Nel giorno stesso in cui si รจ verificato il furto, una pattuglia dei Carabinieri ha fermato lโuomo a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento.
Durante il controllo, il soggetto trasportava nel suo furgone una grande quantitร di fili di rame, attrezzi da scasso, guanti e un passamontagna, senza fornire spiegazioni plausibili.
Ritenendo che il materiale potesse essere di origine illecita, i militari lo hanno denunciato per ricettazione, avviando immediatamente indagini per determinare la provenienza dei cavi e individuare il luogo del possibile furto.
A partire da questo momento, รจ stato attivato un coordinamento tra i Carabinieri di Sambuca di Sicilia e gli agenti del Commissariato di Polizia di Alcamo.
Attraverso unโattenta attivitร investigativa, sono state raccolte prove determinanti, tra cui le analisi delle โtracce informaticheโ lasciate dallโuomo.
Su delega della Procura di Trapani, gli investigatori della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo hanno analizzato le celle telefoniche agganciate dal cellulare del sospettato nel giorno del furto.
Le verifiche hanno confermato che il dispositivo si trovava nellโarea del depuratore al momento del reato e che successivamente ha tracciato un percorso compatibile con il trasferimento da Alcamo a Sambuca di Sicilia.
Grazie a queste evidenze, la Polizia di Stato ha potuto ricostruire i fatti e segnalare il cittadino rumeno alla magistratura per il reato di furto aggravato.
