La terra continua a far sentire la sua voce nella Valle del Belice.

Il giorno di Natale, una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 11:08 con epicentro a 3 km a sud-ovest di Salaparuta.

Secondo quanto riportato dalla Sala Sismica dell’INGV di Roma, il sisma ha avuto coordinate geografiche 37.7330 di latitudine e 12.9890 di longitudine, con una profondità di 10 km.

L’evento, sebbene di lieve intensità, ha generato preoccupazione tra gli abitanti, soprattutto dopo una successiva scossa di magnitudo 1.8 avvertita intorno alle 21.

Un ulteriore evento sismico, di magnitudo 1.6, è stato rilevato ieri alle 5:33 a nord-ovest di Montevago, con una profondità di 11 km. La Valle del Belice, che si estende tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, è storicamente considerata una zona ad alto rischio sismico, tristemente nota per il devastante terremoto del gennaio 1968 che causò ingenti danni e la distruzione di interi centri abitati.

Le autorità locali, in collaborazione con esperti sismologi, stanno monitorando attentamente la situazione per valutare possibili sviluppi e prevenire ulteriori rischi.

Scosse Registrate tra il 26 e 27 Dicembre:

(26 Dic) – Ore 16:41, magnitudo 1.4, profondità 11.1 km (Partanna)

(26 Dic) – Ore 17:26, magnitudo 1.7, profondità 13.9 km (Santa Margherita Belice)

(26 Dic) – Ore 22:51, magnitudo 1.9, profondità 13.6 km (Santa Margherita Belice)

(26 Dic) – Ore 22:52, magnitudo 1.5, profondità 11.0 km (Montevago)

(27 Dic) – Ore 00:09, magnitudo 2.4, profondità 12.3 km (Santa Margherita Belice)

(27 Dic) – Ore 01:02, magnitudo 1.7, profondità 12.4 km (Santa Margherita Belice)

La Nota della Protezione Civile

Il dirigente generale della Protezione Civile, Salvatore Cocina, ha diffuso una serie di direttive operative rivolte ai sindaci e alle amministrazioni locali. Le linee guida si concentrano su misure preventive e di gestione del rischio:

Verifiche di Agibilità – Controllare la sicurezza di edifici pubblici, scuole, ospedali, caserme e infrastrutture strategiche.

Monitoraggio di Strutture a Rischio – Prestare particolare attenzione a edifici vulnerabili o con danni pregressi.

Aree di Emergenza – Assicurarsi che siano disponibili e accessibili aree sicure per accogliere la popolazione in caso di necessità.

Strutture Sismo-Resistenti – Verificare la disponibilità di edifici antisismici per ospitare centri operativi e attività strategiche.

Piani di Evacuazione – Aggiornare e testare i piani di evacuazione delle scuole e degli edifici pubblici.

Misure Preventive – Adottare provvedimenti precauzionali per minimizzare i rischi per i cittadini.

Segnalazioni e Monitoraggio – Raccogliere segnalazioni su eventuali danni o situazioni critiche e informare la SORIS (Sala Operativa Regionale Integrata).

In caso di ulteriori scosse significative, la Protezione Civile invita a:

Seguire l’evoluzione del fenomeno e mantenere i contatti con le autorità e le forze dell’ordine.

Attivare i piani comunali di emergenza, allertando volontari e referenti locali.

Valutare la sospensione delle attività pubbliche, in particolare nelle strutture più vulnerabili.

Verificare la sicurezza di ponti, viadotti e infrastrutture cruciali.

Le Prefetture e gli enti locali sono stati invitati a condividere queste indicazioni con le forze dell’ordine e le altre componenti del sistema di protezione civile per garantire una risposta tempestiva ed efficace a eventuali emergenze future.

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Author: ZakStorm