Il Tribunale del Riesame di Palermo, su richiesta degli avvocati Diego Tranchida e Giacomo Cannizzo, ha revocato gli arresti domiciliari per Antonio Massimo Sfraga, 46 anni, uno degli indagati nellโambito della recente operazione antimafia condotta il 16 dicembre tra Marsala e Mazara del Vallo. Con questa decisione, il numero di misure cautelari annullate nella stessa inchiesta sale a dieci su diciotto indagati.
Prima di Sfraga, anche il 42enne Vito Ferrantello e il 48enne Gaspare Tumbarello, rispettivamente di Mazara e Marsala, erano stati liberati dopo la revoca dei domiciliari. Tra i sette inizialmente incarcerati, tre sono giร tornati in libertร : Luigi Prenci (54 anni), Pietro Centonze (55 anni) e Aurelio Anzelmo (39 anni), tutti e tre residenti a Mazara del Vallo o Marsala.
Inoltre, nei giorni scorsi, altri indagati hanno beneficiato della revoca degli arresti domiciliari: Giuseppe Prenci (27 anni, figlio di Luigi), Antonino Giovanni Bilello (61 anni), Giancarlo Nicolรฒ Angileri (60 anni), oltre a Sfraga, Ferrantello e Tumbarello. Anche il 63enne Lorenzo Buscaino, inizialmente sottoposto allโobbligo di dimora, รจ stato liberato dopo lโannullamento dellโordinanza emessa dal Gip.
Restano in carcere quattro indagati: Ignazio Di Vita (52 anni), Pietro Burzotta (65 anni), Alessandro Messina (42 anni), fratello del presunto โreggenteโ della famiglia mafiosa di Mazara, Dario Messina, e Domenico Centonze (49 anni).
Lโindagine ha messo in luce un sistema di controllo economico sul territorio, basato sulla gestione mafiosa di aree di pascolo e aste fallimentari. Accanto a nomi giร noti alle forze dellโordine, lโinchiesta ha fatto emergere figure nuove nel panorama malavitoso, in particolare nellโarea di Mazara del Vallo.
Nonostante le accuse iniziali, molti degli indagati sono tornati in libertร poichรฉ il Tribunale del Riesame ha ritenuto insufficienti i gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti.