quando vederla a occhio nudo dall’ItaliaIl 13 gennaio 2025 la cometa C/2024 G3 (ATLAS) raggiungerà la minima distanza dal Sole e dalla Terra e, contestualmente, la massima luminosità. Si stima possa diventare luminosa come Venere e ben visibile a occhio nudo. L’osservazione dall’emisfero boreale – e dunque dall’Italia – sarà comunque complicata e rischiosa. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi lo spettacolo astronomico.

Qual è il momento migliore per vedere la cometa C/2024 G3 (ATLAS) e come osservarla
Dunque, quali sono i momenti migliori per tentare l’osservazione della cometa C/2024 G3 (ATLAS)? Come anticipato, dall’emisfero boreale sarà molto complicato e pericoloso osservarla, sia al tramonto che all’alba. La ragione risiede nell’estrema vicinanza al Sole (di appena 5° al perielio), dunque il 13 gennaio ci saranno finestre osservative brevi e a ridosso dell’orizzonte. Per tentare l’osservazione, dunque, è necessario attendere che il Sole non sia ancora sorto (dunque poco prima dell’alba) o che sia sparito dietro l’orizzonte (subito dopo il tramonto). Provando a osservare la cometa con il Sole ancora presente nel cielo si rischiano danni gravissimi alla vista e persino la cecità, a occhio nudo ma anche e soprattutto attraverso uno strumento ottico come un binocolo o un telescopio, quindi sottolineiamo l’importanza di sincerarsi dell’orario del tramonto e dell’alba della propria località e provare a cercare la cometa nel cielo esclusivamente dopo e prima di questi momenti della giornata. Con un planetario virtuale come quello di TheSkyLive o Stellarium è possibile ottenere informazioni piuttosto precise sia sugli orari dei fenomeni celesti e anche sulla posizione degli oggetti che intendiamo osservare.

A Roma, ad esempio, lunedì 13 gennaio 2025 attorno alle 07:30 (a ridosso del sorgere del Sole) la cometa sarà alla sinistra della stella, a Est, praticamente “poggiata” sull’orizzonte. La finestra osservativa prima che sorga la stella è di pochissimi minuti e non è detto che la palla di ghiaccio possa essere vista a occhio nudo, proprio a causa della vicinanza al Sole e dunque della luce crepuscolare. Poco prima dell’alba la situazione risulta molto migliore tra il 10 e il 12 gennaio, quando la cometa si troverà leggermente al di sopra della stella tra le 07:00 e le 07:30 circa, sempre prima che sorga il Sole.

Per quanto concerne la sera, il 13 gennaio la cometa si troverà nel cielo sudoccidentale leggermente al di sopra del Sole alle 17:05, subito dopo il tramonto della stella. Parliamo sempre degli orari di Roma ricavati attraverso il planetario di TheSkyLive. La finestra osservativa sarà di appena una ventina di minuti, prima che la cometa tramonti. Ciò significa che serve un orizzonte completamente sgombro da ostacoli naturali o artificiali (come case, alberi, montagne etc etc) per poter tentare l’osservazione. Una spiaggia priva di inquinamento luminoso rivolta a Ovest potrebbe essere la soluzione migliore in assoluto. Ribadiamo l’assoluta necessità di non provare a guardare la cometa prima del tramonto o dopo l’alba, visti gli elevatissimi rischi per la vista. Non a caso, come spiegato a Space.com dall’astronomo specializzato in comete Nick James della British Astronomical Association, l’osservazione del 13 gennaio “dovrebbe essere tentata solo se si è osservatori esperti”.

Fortunatamente non ci sarà solo la data del perielio e del contestuale perigeo per tentare l’osservazione di C/2024 G3 (ATLAS). Sebbene si stimi una rapida perdita di luminosità dopo aver superato la distanza minima dal Sole, dopo il 13 gennaio la cometa risulterà sempre più distante dal Sole dopo il tramonto, garantendo una migliore possibilità di avvistarla (meglio con uno strumento ottico). In generale le condizioni di osservabilità nell’emisfero boreale saranno comunque sempre piuttosto difficili e strette dal punto di vista temporale. La cometa resterà ben più osservabile dall’emisfero australe, dove si manifesta nel cielo come un debole puntino luminoso con luce diffusa attorno. La coda del corpo celese, a causa della prospettiva, dovrebbe risultare breve e non spettacolare come quella della “cometa del secolo” che ci ha deliziati nei mesi scorsi.

A cura di Andrea Centini

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Author: ZakStorm