“Il momento che stiamo attraversando non rappresenta certamente uno dei periodi migliori per il sistema sanitario nazionale e, in particolare, per la categoria medica”.
Lo dichiara Filippo Mangiapane, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Trapani. “Un tempo, lavorare nel settore pubblico rappresentava il sogno di molti medici, anche per il prestigio che questa scelta comportava.
Oggi, però, la situazione è cambiata. Il nostro sistema sanitario nazionale ha perso l’attrattività di un tempo. I medici sono sottoposti a turni massacranti, che non solo compromettono il loro equilibrio personale, ma inevitabilmente incidono anche sulla qualità dei servizi offerti ai pazienti”, prosegue Mangiapane.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è il crescente numero di contenziosi legali contro i medici. “Molti professionisti finiscono sotto i riflettori dei media per accuse che, nella maggior parte dei casi, risultano infondate. È significativo ricordare che circa il 95% dei procedimenti giudiziari si conclude con un nulla di fatto,” sottolinea il presidente. “Queste vicende non solo ledono l’immagine dei medici, ma contribuiscono a creare un clima di sfiducia tra cittadini e operatori sanitari”.
L’Ordine dei Medici di Trapani ribadisce il proprio impegno verso la comunità, ma sollecita interventi concreti. Tra le priorità, vi è la necessità di affrontare la carenza di personale, rendendo il lavoro nel sistema sanitario pubblico più attrattivo. “I concorsi vengono banditi, ma molti colleghi scelgono di lavorare altrove. La questione è complessa e richiede un ripensamento delle condizioni di lavoro e del riconoscimento della professione medica,” evidenzia Mangiapane.
Inoltre, l’Ordine richiede misure di sicurezza per tutelare gli operatori sanitari e campagne di sensibilizzazione volte a ristabilire la fiducia tra medici e pazienti. “Il nostro obiettivo resta quello di garantire un servizio sanitario pubblico efficiente e accessibile a tutti, poiché la salute è un diritto fondamentale di ogni cittadino,” conclude il presidente.