Uno studio dell’Università di Berkeley, condotto da Lauren R. Pearson, rivela come gli incendi dolosi in Sicilia siano strumenti del potere mafioso. Il fuoco serve a consolidare il controllo sul territorio e alimentare speculazioni economiche. I terreni bruciati vengono spesso trasformati in siti per impianti fotovoltaici o eolici, sfruttando incentivi statali.
Claudio Fava, ex presidente della Commissione Antimafia, afferma: «In Sicilia, gli incendi vengono usati più delle pallottole». La ricerca evidenzia come la mafia utilizzi il “fuoco” per affermare il proprio dominio, sfruttando clima e omertà. La lotta contro questo fenomeno richiede prevenzione, sensibilizzazione e nuove leggi per fermare i crimini ambientali.