Un equilibrio tra la protezione della biodiversitร  e il sostegno all’agricoltura siciliana รจ al centro del “Piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Sicilia”, recentemente approvato dalla giunta Schifani. Il piano, redatto dal Dipartimento per lo sviluppo rurale e territoriale sotto la guida di Fulvio Bellomo, รจ stato sviluppato in collaborazione con le principali organizzazioni agricole e validato dall’Istituto superiore per la ricerca ambientale. Il programma, che si estende fino al 2029, รจ stato progettato in conformitร  con il decreto ministeriale del 13 giugno 2023.

Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, ha evidenziato l’importanza di questo piano, definendolo come un passo fondamentale per mantenere un equilibrio tra le esigenze della fauna selvatica e quelle dell’agricoltura siciliana. “Abbiamo lavorato per conciliare la salvaguardia della biodiversitร  con la protezione delle nostre coltivazioni. Questo piano nasce da un’analisi scientifica approfondita e da un dialogo continuo con gli agricoltori, che chiedevano soluzioni pratiche. Un monitoraggio costante ci permetterร  di adattare le misure alle circostanze”, ha dichiarato Barbagallo.

Il piano, che si compone di oltre 200 pagine, analizza le problematiche legate alla crescita incontrollata di alcune specie selvatiche in Sicilia. Tra le principali specie da monitorare ci sono il cinghiale (Sus scrofa) e i suoi ibridi, che nell’ultimo ventennio hanno visto unโ€™espansione notevole, con conseguenti danni alle coltivazioni, rischi per la sicurezza stradale e pericoli sanitari. Il piano si inserisce nelle azioni giร  avviate, come il “Piano straordinario per lโ€™eradicazione della peste suina africana” (2020-2026), che ha giร  portato all’abbattimento controllato di 3.500 esemplari.

Altre specie che richiedono interventi specifici includono il Colombaccio, la cui proliferazione sta danneggiando le coltivazioni di Ustica, comprese quelle certificate Slow Food; le capre selvatiche nelle Eolie, minaccia per l’ecosistema delle isole minori; il muflone a Marettimo (Egadi), la cui gestione รจ cruciale per preservare l’habitat locale; la nutria nel fiume Irminio (Ragusano), che causa danni agli argini e alle colture circostanti; e il daino nei Nebrodi, la cui crescente popolazione necessita di regolazione per mantenere l’equilibrio ecologico.

Il piano prevede un monitoraggio continuo e un processo decisionale basato su criteri scientifici per la gestione delle richieste di intervento. Ogni azione sarร  messa in atto nel pieno rispetto delle normative vigenti e con attenzione alla tutela delle specie sensibili. L’approccio scelto segna un importante passo verso una gestione piรน sostenibile della fauna selvatica in Sicilia, garantendo al contempo la protezione delle attivitร  agricole e la sicurezza delle comunitร  locali.

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Author: ZakStorm

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