Nella nostra Mazara del Vallo succedono tante cose, gli eventi si susseguono, ma troppo spesso il popolo del Satiro si arrende senza neppure lottare, accettando passivamente la solita giustificazione: “Ha statu sempri accussì”. Non è nella mia natura accettarlo, ma posso comprenderlo.

Quello che invece NON TOLLERERÒ MAI – e che nessuno dovrebbe tollerare – è la sfacciataggine, la stupidità e l’ignoranza di certi personaggi che si ostinano a dipingere una realtà parallela, distante anni luce dai problemi quotidiani che viviamo. Lo sapete che il Consiglio Comunale di Mazara del Vallo non si riunisce da più di 50 giorni?

Il Consiglio Comunale è la MASSIMA espressione della democrazia, il luogo del confronto politico e del contatto diretto con i cittadini. Eppure, ancora una volta, questa amministrazione se ne infischia. Prosegue imperterrita con la sua narrazione fiabesca di una città che migliora!

E le opposizioni? Il loro ruolo è FONDAMENTALE in una democrazia: contrastano il pensiero unico, impediscono le imposizioni della maggioranza e creano quel dialogo necessario tra amministrazione e cittadini. Dove sono? Perché tacciono?

Il regolamento è chiaro: il Consiglio Comunale deve essere convocato dal Presidente del Consiglio, ma anche i consiglieri possono richiederne la convocazione, a patto che la richiesta venga sottoscritta da almeno un quinto degli eletti.

Eppure, in una città soffocata dai problemi e carente di soluzioni, dove si raccontano le favolette della #MazaraValley, la politica cosa fa? Dov’è il dragaggio? Perché resta in silenzio mentre la città affonda nella microcriminalità? Dove sono le imprese che investono sul territorio? Perché la città sembra essere sempre più disabitata? Quando saranno garantiti tutti i servizi pubblici essenziali? Dov’è finita la cultura?

Perché, in fondo, ci siamo abituati alla mediocrità e all’immoralità. Ci accontentiamo del poco, ci rassegniamo all’ingiusto, ci assuefacciamo al degrado. Ma oggi, più che mai, la nostra terra ha bisogno di un ritorno alla democrazia, al dialogo, alla partecipazione attiva della politica nella quotidianità.

Non c’è più spazio per il compromesso con la mediocrità e l’appariscenza. Lo diceva Seneca:

Come la spada non uccide nessuno – è la mano dell’assassino a uccidere.

Il Presidente Giulio Vultaggio.

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Author: ZakStorm