LโAssemblea Regionale Siciliana ha approvato ieri, con il parere favorevole del governo e sotto forma di raccomandazione, un mio ordine del giorno che impegna lโesecutivo a individuare risorse per coprire gli extra costi sostenuti dai comuni siciliani nel settore dei rifiuti. ร una raccomandazione importante, ma adesso servono atti concreti: vigileremo affinchรฉ nei prossimi strumenti finanziari vengano stanziate risorse adeguate a compensare, totalmente o in parte, i costi aggiuntivi che i comuni sono costretti a sostenere per il conferimento dei rifiuti allโestero.
Da tempo ANCI Sicilia denuncia che i comuni che hanno raggiunto o superato lโ80% di raccolta differenziata sono costretti a farsi carico di costi insostenibili per lo smaltimento dellโindifferenziato, con il rischio di dover aumentare la TARI a discapito dei cittadini. Questo รจ inaccettabile. Inoltre, il costo medio della gestione dei rifiuti in Sicilia รจ di 380 euro a tonnellata, tre volte piรน alto rispetto ad altre regioni italiane, a causa della saturazione delle discariche, dei trasferimenti fuori regione e dellโaumento dellโIVA sul conferimento in discarica, passata dal 10% al 22%.
La Sicilia soffre una grave carenza di impianti di riciclaggio e recupero, indispensabili per valorizzare i materiali e abbattere i costi di gestione dei rifiuti. In Toscana, ad esempio, grazie a una rete efficiente di piattaforme di valorizzazione, i comuni riescono a recuperare 200 milioni di euro lโanno, riducendo la TARI per i cittadini. Serve un cambio di passo: il governo regionale deve stanziare risorse per sostenere i comuni virtuosi e accelerare la realizzazione di questi impianti. Se vogliamo davvero promuovere la raccolta differenziata, dobbiamo premiare chi la fa e non penalizzarlo con costi insostenibili.
Non ci accontentiamo di promesse o semplici raccomandazioni. I comuni e i cittadini siciliani meritano risposte immediate e strutturali.
Deputato PD Ars Dario Safina