La Procura generale della Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha richiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Ernesto Favara, 65 anni, ex pescatore di Castelvetrano, accusato dell’omicidio della moglie Maria Amatuzzo. La donna, 29enne originaria di Palermo, venne brutalmente assassinata con 28 coltellate nel pomeriggio della vigilia di Natale del 2022, all’interno dell’abitazione di Marinella di Selinunte che fino a poco tempo prima condivideva con il marito.
Il processo d’appello entrerà nel vivo il prossimo 17 marzo, quando prenderanno la parola i legali di parte civile e la difesa dell’imputato. In primo grado, la Corte d’Assise di Trapani aveva condannato Favara al carcere a vita il 22 luglio scorso, escludendo l’aggravante dei «motivi abietti e futili», ma riconoscendo la premeditazione del delitto.
Subito dopo l’omicidio, l’uomo fu arrestato dai carabinieri nelle vicinanze della casa, mentre stringeva ancora in mano l’arma del delitto sporca di sangue. Maria Amatuzzo, nei mesi precedenti alla tragedia, aveva lasciato il marito e si era trasferita con un altro uomo, Liborio Cammarata. Secondo le ricostruzioni investigative, la vittima sarebbe stata attirata nell’abitazione di Selinunte con un pretesto, cadendo così nella trappola mortale tesale dal suo assassino.
Oltre al processo per omicidio, Favara è attualmente imputato anche per maltrattamenti familiari in un procedimento parallelo in corso al Tribunale di Marsala.
Fonte: Gds.it