I cambiamenti climatici e il surriscaldamento del mare hanno reso il Canale di Sicilia sempre meno ricco di risorse ittiche, una tendenza che perdura da diversi mesi e che sta causando una situazione sempre piΓΉ drammatica. Le carenze riguardano diverse tipologie di pesce: dal gambero al pesce azzurro, fino a merluzzi, triglie, polpi, totani e calamari, la cui pesca Γ¨ in netto calo.

Si sottolinea che questa crisi riguarda non solo Sciacca, ma anche tutti gli altri comuni costieri con tradizione marinara che si affacciano sul Canale di Sicilia. La situazione Γ¨ definita insostenibile da un punto di vista economico, con la maggior parte delle imprese di pesca costrette a ricorrere al credito bancario e a indebitarsi con i fornitori, non riuscendo piΓΉ a coprire i costi di gestione.

Le cooperative di pesca di Sciacca, tra cui “FrΓ  Pescatori”, “Madonna del Soccorso” e “San Paolo Consulting”, hanno proclamato lo stato di crisi del settore, inviando una lettera al ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, e al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per richiedere la dichiarazione dello stato di calamitΓ  naturale.

La crisi del gambero, che in passato rappresentava il 40% del pescato totale per la marineria di Sciacca, sta avendo ripercussioni gravissime, con gravi diminuzioni del prodotto giornaliero e, conseguentemente, del fatturato. Anche il pesce azzurro, come alici e sarde, scarseggia sempre di piΓΉ, con fenomeni di carenza e ritardo nella crescita, aggravando ulteriormente la situazione nelle ultime settimane.

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Author: ZakStorm

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