La sindrome del compasso aorto-mesenterico, nota anche come sindrome dell’arteria mesenterica superiore o sindrome di Wilkie, Γ¨ una rara condizione in cui la terza porzione del duodeno viene compressa tra l’aorta addominale e l’arteria mesenterica superiore, causando ostruzione intestinale.
In condizioni normali, il duodeno passa tra l’aorta addominale e l’arteria mesenterica superiore, con un angolo aorto-mesenterico compreso tra 38Β° e 56Β° e una distanza di 10-20 mm tra le due arterie. Nella sindrome del compasso aorto-mesenterico, questo angolo si riduce a 6Β°-25Β° e la distanza a 2-8 mm, determinando la compressione del duodeno.
Le cause della sindrome possono essere congenite o acquisite. Una significativa perdita di peso puΓ² ridurre il tessuto adiposo che normalmente mantiene l’angolo tra l’aorta e l’arteria mesenterica superiore, facilitando la compressione del duodeno.
I sintomi includono dolore addominale postprandiale, gonfiore dell’addome superiore destro, eruttazione e vomito. Questi sintomi possono portare i pazienti a ridurre l’assunzione di cibo, aggravando ulteriormente la condizione.
La diagnosi si basa su esami radiologici che evidenziano la dilatazione dello stomaco e del duodeno prossimale, con compressione estrinseca della terza porzione del duodeno. La tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM) possono misurare l’angolo e la distanza aorto-mesenterica, confermando la diagnosi.
Il trattamento iniziale Γ¨ conservativo e mira a ripristinare il peso corporeo per aumentare il tessuto adiposo mesenterico, alleviando la compressione. Se la terapia conservativa fallisce, si ricorre all’intervento chirurgico, come la duodeno-digiunostomia, per bypassare la zona compressa.
La collaborazione tra l’ospedale di Lipari e il Policlinico Morgagni di Catania ha permesso di diagnosticare e trattare con successo una giovane paziente affetta da questa sindrome, migliorando significativamente la sua qualitΓ di vita.