A marzo 2025, le dighe siciliane hanno raggiunto un volume complessivo di 345 milioni di metri cubi d’acqua, segnando un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento di 46 milioni di metri cubi.

Questo miglioramento Γ¨ stato trainato principalmente dai bacini del versante orientale, dove le precipitazioni di inizio anno sono state piΓΉ abbondanti. Ad esempio, l’impianto nebroideo di Ancipa, che lo scorso ottobre era in condizioni critiche, ha registrato un surplus del 237% rispetto al 2024. Anche il bacino di Pozzillo, nell’Ennese, ha visto un incremento significativo, con un aumento del 500% su base annuale.

Al contrario, le strutture occidentali, come le dighe Poma e Rosamarina che servono il Palermitano, mostrano ancora un deficit rispetto al 2024, con cali rispettivamente del 25% e del 14%. La diga di TrinitΓ  a Castelvetrano ha registrato una diminuzione del 48%, in parte a causa dello sversamento a mare dell’acqua ordinato per ragioni di sicurezza statica, successivamente evitato grazie a nuovi calcoli della Regione.

Inoltre, la Regione Siciliana ha richiesto al Ministero delle Infrastrutture l’autorizzazione per innalzare il livello dell’invaso della diga Rubino, situata nel Trapanese, da 178,4 a 180,4 metri sul livello del mare. Questo permetterebbe di aumentare il volume idrico immagazzinabile, attualmente pari a 4,7 milioni di metri cubi, ed evitare eventuali rilasci d’acqua a valle nel caso si superi la quota attualmente autorizzata.

Nonostante l’aumento delle riserve idriche, le condizioni di suscettivitΓ  all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi si mantengono su valori bassi su tutto il territorio siciliano.

Infine, Γ¨ stato pubblicato il prospetto dei volumi invasati nelle dighe siciliane per il mese di marzo 2025, disponibile sul sito ufficiale della Regione Siciliana.

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Author: ZakStorm

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