Il settore vitivinicolo siciliano Γ¨ fortemente preoccupato per l’annunciata imposizione di dazi del 200% sulle bevande alcoliche europee da parte dell’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. Se tali misure entreranno in vigore il prossimo 2 aprile, l’export di vino siciliano potrebbe subire una perdita stimata di circa 300 milioni di euro. β
Francesco Ferreri, presidente regionale di Coldiretti Sicilia, ha evidenziato che le esportazioni verso gli Stati Uniti rappresentano tra il 20% e il 30% del totale italiano nel settore. L’applicazione dei dazi potrebbe causare un calo delle esportazioni siciliane tra il 70% e l’80%, con conseguenze devastanti per l’intera filiera produttiva. β
A livello nazionale, l’Unione Italiana Vini (UIV) prevede che i dazi statunitensi potrebbero determinare nel 2025 una perdita nelle vendite di vino italiano fino a 330 milioni di euro, con un calo del valore dell’export vitivinicolo compreso tra il 13% e il 17%. β
Di fronte a questa minaccia, l’intera filiera vitivinicola italiana ha sollecitato il Governo a mantenere una posizione ferma in sede europea, invitando a una trattativa di buon senso per raggiungere un accordo che eviti l’applicazione dei dazi. β
A livello regionale, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato misure per supportare le imprese colpite, tra cui la collaborazione con le Camere di commercio estere tramite l’ICE, la partecipazione a fiere internazionali e lo stanziamento di non meno di 5 milioni di euro per aiutare le aziende a conquistare nuovi mercati. β
La situazione Γ¨ in continua evoluzione, e le istituzioni italiane ed europee stanno lavorando per scongiurare l’applicazione dei dazi e tutelare un settore fondamentale per l’economia siciliana e nazionale.