L’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani è attualmente al centro dell’attenzione per diverse questioni finanziarie e amministrative. Recentemente, l’ASP è stata condannata in primo grado a risarcire con quasi 500.000 euro un paziente di 75 anni di Mazara del Vallo, che ha subito gravi lesioni a seguito di un intervento chirurgico alla colonna vertebrale nel 2018 presso l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. Nonostante l’ASP abbia presentato ricorso contro la sentenza, ha avviato il pagamento per evitare ulteriori oneri economici derivanti da un’eventuale esecuzione forzata.
Parallelamente, l’ASP di Trapani è stata oggetto di critiche per la gestione delle risorse finanziarie. Nonostante l’accumulo di oltre 3.000 referti istologici in attesa di refertazione tra il 2024 e il 2025, l’azienda ha destinato circa 100.000 euro a progetti di comunicazione, tra cui la promozione del Cous Cous Fest e altre campagne pubblicitarie.
Queste scelte hanno sollevato interrogativi sulla priorità data alle spese di comunicazione rispetto alla gestione delle emergenze sanitarie.
Inoltre, l’ASP ha recentemente introdotto la possibilità di effettuare pagamenti online per visite ed esami tramite il sistema “pagoPA”. Questo servizio consente ai cittadini di pagare comodamente da casa, senza recarsi fisicamente agli sportelli CUP, utilizzando strumenti come computer, smartphone o tablet.
Queste vicende evidenziano la complessità della gestione sanitaria locale, tra esigenze di bilancio, qualità dei servizi offerti e attenzione alle necessità dei pazienti.