Trapani è una grande Provincia, un tempo si poteva dire una provincia ricca e laboriosa. Ricca grazie ad una fiorente economia in particolare nel settore della pesca e dell’agricoltura, laboriosa perché la politica era attiva, presente, spesso onnipotente. Contava diversi parlamentari 8/9 nazionali e regionali, persino il presidente dell’assemblea siciliana era il mazarese on. Nicola Cristaldi. C’era una forte competizione tra la destra e la sinistra ma soprattutto c’era la politica. Gi eventi hanno poi testimoniato un connubio di alcuni soggetti con l’attività criminale “Cosa Nostra” e sono arrivati gli arresti eccellenti. Venuta meno l’impalcatura su cui molti partiti poggiavano le loro fondamenta molto si è amaramente dissolto. “Mani Pulite” ha fatto il resto eliminando quasi tutta la vecchia classe politica nazionale e siamo passati alla seconda Repubblica, fatta di avventurieri, incompetenti, cialtroni e chi più ne ha più ne metta. I cittadini abituati al favore senza diritti si sono dileguati mentre i giovani si sono arresi, sfiduciati e disillusi sono tornati a fare il loro compito naturale, studiare per poi dover emigrare prima al nord del Paese poi al nord dell’Europa. Questo enorme terremoto, definito da alcuni giustizialista, ha stravolto l’ordine delle cose, azzerando tutto. Oggi la politica del territorio è gestita si fa per dire da dilettanti allo sbaraglio che pensano più alla poltrona che agli interessi generali di un territorio che invece meriterebbe persone qualificate con una chiara visione delle cose e un bagaglio politico di tutto rispetto. Ormai i partiti locali sono assoggettati nelle mani di quattro presunti e presuntuosi uomini incapaci di fare squadra e puntare in alto. Vivono di piccoli riconoscimenti, fanno cose misere di una politica miserabile. È giunto il momento di guardare in faccia la realtà, sbracciarsi le maniche per riprendere in mano le redini di quello che ancora potrebbero salvare se solo lo volessimo tutti veramente.

Patrizia Paganelli

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Author: ZakStorm