La Regione Siciliana accelera sul fronte della gestione dei rifiuti con la costruzione di due termovalorizzatori, uno a Catania e l’altro a Palermo, per un investimento complessivo di 800 milioni di euro. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha illustrato il progetto in videoconferenza alla Commissione Ecomafie, evidenziando che l’aggiudicazione dei lavori รจ prevista entro la fine del 2026, mentre il completamento delle opere รจ stimato per l’autunno del 2028.
Per l’affidamento degli impianti, la Regione si avvarrร di Invitalia come centrale di committenza. Il termovalorizzatore di Palermo sorgerร nell’area di Bellolampo, giร sede di un impianto di trattamento meccanico-biologico, consentendo una riduzione dei costi logistici e un miglioramento nella gestione dei rifiuti della Sicilia Occidentale. Quello di Catania, invece, verrร realizzato nella zona industriale di Pantano D’Arci, un’area strategicamente connessa alle principali infrastrutture, garantendo un’ottimizzazione del trattamento dei rifiuti della Sicilia Orientale. Il cronoprogramma stabilisce l’avvio della costruzione entro la fine del 2026 e la conclusione dei lavori nell’autunno del 2028.
Schifani ha evidenziato che la gestione del settore dei rifiuti in Sicilia, in particolare per quanto riguarda discariche e smaltimento, ha mostrato nel tempo criticitร significative, comprese infiltrazioni della criminalitร organizzata. Tra i problemi principali ha menzionato la scarsitร di impianti adeguati, la progressiva saturazione delle discariche, i costi elevati per l’esportazione dei rifiuti e il basso tasso di raccolta differenziata nei centri urbani piรน popolosi. Inoltre, ha ricordato che la Sicilia รจ la seconda regione italiana per numero di illeciti nel ciclo dei rifiuti, motivo per cui si rende necessario un intervento strutturale deciso.
Il presidente ha sottolineato che la realizzazione dei termovalorizzatori rappresenta un passo fondamentale per avviare una trasformazione radicale nella gestione dei rifiuti, puntando a una maggiore tutela ambientale, alla riduzione dei costi per i cittadini, al recupero di risorse e al rafforzamento della legalitร nel settore.
Fonte: Gds.it