Lโ€™arcipelago delle Eolie continua a essere interessato da unโ€™intensa attivitร  sismica. Finora sono state rilevate 16 scosse, lโ€™ultima delle quali, di magnitudo 2.1, รจ stata registrata alle 6:19 di questa mattina.

Il primo e piรน intenso evento sismico, di magnitudo 4.8, si รจ verificato ieri alle 16:19, provocando momenti di apprensione tra gli abitanti, in particolare nelle isole di Alicudi, Filicudi, Salina e Lipari, dove il tremore ha fatto oscillare gli edifici. Fortunatamente, non si segnalano danni significativi.

Alessandro Amato, sismologo dellโ€™INGV di Roma, ha chiarito che non esiste alcuna correlazione tra questa sequenza sismica e quella in corso da giorni a Santorini. “Le due aree distano circa mille chilometri e appartengono a contesti geologici differenti”, ha spiegato, escludendo un possibile legame di causa-effetto.

Ha inoltre sottolineato che eventi sismici di questo tipo sono comuni in Italia: la Rete Sismica Nazionale dellโ€™INGV registra quotidianamente una media di 40 terremoti, spesso raggruppati in sequenze come quelle recentemente osservate in Calabria e Siena.

Raffaele Azzaro, ricercatore dellโ€™Osservatorio Etneo dellโ€™INGV, ha illustrato le cause della sismicitร  nellโ€™area eoliana. L’attivitร  sismica รจ influenzata dalla presenza di due principali sistemi di faglia: il sistema sud-tirrenico, che corre parallelamente alla costa settentrionale della Sicilia, e la linea di Tindari, che si estende dalla Sicilia nord-orientale fino al Golfo di Patti, interessando anche Vulcano e Lipari. Le Eolie, quindi, non solo risentono di terremoti originati in queste faglie, ma anche di eventi sismici provenienti da Calabria e Sicilia.

Per quanto riguarda il vulcanismo, Azzaro ha precisato che, a differenza dellโ€™Etna, le Eolie non presentano unโ€™attivitร  sismica vulcanica di grande impatto. I terremoti di origine vulcanica nellโ€™arcipelago sono generalmente superficiali e di magnitudo molto bassa, spesso inferiore a 1, mentre quelli tettonici possono raggiungere profonditร  di 10-15 km.

Il monitoraggio della situazione prosegue attraverso la rete sismica installata sulle isole, che consente di registrare anche i piรน piccoli eventi tellurici e di seguire lโ€™evoluzione dellโ€™attivitร  sismica e vulcanica nella zona.

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Author: ZakStorm

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