Dopo cinque serate il Festival di Sanremo è terminato con il suo vincitore e le polemiche di sempre. “C’è chi dice no” cantava Vasco in una delle sue canzoni e di no ce ne sono stati. Prima alle canzoni straniere esibite con tecnica e maestria ma fuori tema, e con chi avrebbe preferito vincesse qualcun’altra.
La favorita era Giorgia, dopo trenta lunghi anni dalla sua vittoria con il brano ‘Come Saprei’, torna e incanta il pubblico sanremese. Al festival ha vinto la melodia. Tornata centrale in tutte le canzoni in gara.
Simbolo del ritorno alla vera musica e non al passato come qualcuno ha preferito leggere. Vincono i giovani, perché votano i giovani e scelgono i ragazzi con cui si confrontano e si rispecchiano nelle idee.
Grande risultato per la Rai con ascolti da capogiro e un giro di affari impressionante. I cachet sono risultati più contenuti rispetto agli anni di Amadeus e il direttore artistico più in ombra.
Conti, infatti, è stato capace di regalare spazio e luminosità ai suoi co conduttori, lasciandoli liberi di esprimersi e di emergere.
Il vero vincitore, per tutti, è lui. Carlo Conti che ha riportato la canzone melodica italiana in gara, spazzando via, come ha affermato uno dei più illustri esperti, la musica da spiaggia di Amadeus.
Una nota per i più raffinati: il classico giro di do su tonalità diverse vince sempre.
Patrizia Paganelli