Fradici e infreddoliti, 35 migranti sono approdati poco prima della mezzanotte al porto di Pozzallo dopo essere stati soccorsi in mare dalla motovedetta della Capitaneria di porto a circa 45 miglia dalla costa. Tra loro, una bambina di quattro anni accompagnata dalla madre e una ragazza di 16 anni giunta con una donna, probabilmente la madre o una parente.
Il gruppo era composto da 27 uomini, quattro donne adulte e due minori maschi di 17 anni. Le nazionalità dichiarate sono Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Eritrea e Sudan. Dopo un doppio controllo sanitario effettuato dal medico Usmaf Vincenzo Morello e dall’ASP con Angelo Gugliotta, nessuno è risultato bisognoso di cure ospedaliere, sebbene siano stati riscontrati due casi di scabbia.
Secondo le prime ricostruzioni, i migranti sarebbero partiti dalla Libia due o tre giorni prima, affrontando il viaggio senza cibo né acqua. Ad attenderli in banchina c’erano la Protezione Civile del nucleo di Monterosso Almo e la Croce Rossa. Dopo i controlli, sono stati trasferiti all’hotspot, dove hanno ricevuto vestiti asciutti, cibo e assistenza.