Tra i destinatari del provvedimento cautelare emesso nell’ambito dell’operazione “Mercurio”, condotta dai carabinieri del Ros contro la criminalità organizzata catanese, figura anche Giuseppe Castiglione, capogruppo del movimento Popolari e Autonomisti all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha messo in luce le infiltrazioni della cosca Santapaola-Ercolano nella pubblica amministrazione, con particolare riferimento al settore degli appalti pubblici.

Eletto all’ARS nel novembre 2022, Castiglione ha ricoperto incarichi di rilievo all’interno della Commissione Antimafia regionale, nonché nelle commissioni Affari Istituzionali e Attività Produttive. Prima di entrare a far parte del Parlamento siciliano, era stato presidente del Consiglio Comunale di Catania.

Secondo la Procura, l’inchiesta ha evidenziato le relazioni tra i vertici del gruppo mafioso noto come “Castello Ursino” ed esponenti della politica locale e regionale, tra cui proprio Castiglione.

Dalle indagini sarebbe emerso che, in prossimità delle elezioni regionali del 15 ottobre 2022, esponenti del clan Santapaola-Ercolano, identificati in Ernesto Marletta, Rosario Bucolo e Domenico Colombo, avrebbero stretto un’intesa con il politico, all’epoca candidato con la lista Popolari e Autonomisti. L’accordo sarebbe stato intermediato da Giuseppe Coco e avrebbe previsto il sostegno elettorale in cambio di favori legati alla gestione di appalti e servizi pubblici, tra cui la gestione del Cimitero di Catania.

Successivamente, Castiglione è stato eletto deputato e ha ottenuto un ruolo all’interno della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno mafioso e sulla corruzione in Sicilia.

Fonte: Gds.it

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Author: ZakStorm