Durante l’ondata di stanziamenti straordinari approvati dall’Assemblea Regionale Siciliana, qualcuno aveva lanciato un avvertimento: “Sono stati distribuiti cosΓ¬ tanti fondi a enti pubblici e associazioni che alcuni non riusciranno nemmeno a spenderli”. A pochi mesi di distanza, quella previsione si Γ¨ rivelata corretta, tanto che il Parlamento regionale sta cercando di intervenire con una soluzione d’urgenza per evitare problemi di gestione finanziaria.
La Commissione Bilancio dell’Ars ha dato il via libera a una proposta di legge che ora attende il voto definitivo dell’Aula, fissato per l’11 marzo. Il provvedimento, che si presenta come una sorta di “sanatoria preventiva”, estende fino al 30 giugno 2025 il termine per l’utilizzo dei fondi assegnati attraverso le leggi approvate.
Questi stanziamenti, frutto di emendamenti parlamentari, avevano destinato ingenti risorse ad associazioni ed enti locali per l’organizzazione di eventi, manifestazioni e sagre. Tuttavia, la distribuzione dei fondi aveva suscitato polemiche tra gli esclusi, in particolare le 103 societΓ dello spettacolo riunite negli “Stati generali dello spettacolo”, che avevano criticato la mancanza di bandi pubblici e denunciato l’allocazione di circa 80 milioni di euro senza criteri trasparenti.
Ora, con la proroga proposta, si cerca di concedere piΓΉ tempo ai beneficiari per impiegare le somme ricevute ed evitare di dover restituire fondi non spesi. Il dibattito in Aula potrebbe perΓ² riaccendere le discussioni sulla gestione dei contributi pubblici e sulla necessitΓ di regole piΓΉ chiare e inclusive per il futuro.